Il progetto di ricerca
su San Giacomo della Marca, coordinato
dalla Dott.ssa Fulvia Serpico,
unitamente al “Centro studi S. Giacomo”,
recentemente inaugurato, di cui fanno
parte il Comune di Monteprandone, la
Provincia Picena “San Giacomo della
Marca” dei frati Minori della Marche e
la Banca Picena-Truentina, sta
promuovendo annualmente convegni
scientifici per l’approfondimento e lo
studio sistematico sul Santo, sulla sua
attività e sui codici appartenuti alla
sua biblioteca personale. Lo scorso 20
Novembre, in continuità con tale
progetto, si è tenuto a Napoli il
convegno dal titolo: “Per la santità
Sua: San Giacomo della Marca a Napoli
(1473-1476)”, promosso dalla Provincia
“SS. Cuore di Gesù” del Frati Minori di
Napoli, luogo dove il Santo marchigiano
ha vissuto i suoi ultimi anni di vita e
dove è morto. Nella prima parte del
convegno, al quale hanno partecipato
professori e ricercatori di varie
università italiane, dopo la prolusione
(Prof. Pellegrini, ofmcap) che ha posto
l’accento su un manoscritto della Saint
Bonaventure University, contente una
antica vita del Monteprandonese, i
diversi interventi hanno trattato la
presenza degli ordini mendicanti e le
dinamiche politico-sociali nella Napoli
del ‘400 (Prof.ssa Di Meglio), con
l’approfondimento del pensiero politico
e civile del predicatore marchigiano,
rintracciabile nel suo sermonario e
nella sua azione sociale di riformatore
dei costumi morali e degli statuti
comunali dell’epoca (Prof. Evangelisti);
le testimonianze sul Santo presenti
nell’archivio provinciale dei frati
minori, dove si conservano, tra le
altre, lettere di principi e regnanti
che promossero da subito la causa della
sua canonizzazione (Dott.ssa Serpico).
Chiudeva la prima sessione la
presentazione della cultura alimentare
del tempo (Prof. Lucchetti), e a seguire
un buffet che offriva, grazie alla
“Cucina dello Spirito”, la
ripresentazione e “un test” gustoso di
antichi sapori.
La seconda parte del convegno, è stata
aperta da un’affascinante presentazione
multimediale della Napoli del ‘400, come
poteva essere stata vista dagli occhi di
Giacomo (Dott. Abetti); la visione di
Francesco di Assisi nel pensiero e negli
scritti di Giacomo, sulla base dello
studio dei testi del suo sermonario,
evidenziando le parti dove con toni
appassionati e partecipati, il Santo
descriveva l’ideale del “Poverello di
Assisi” (Dott. Turchi, ofm); le
relazioni e le tensioni tra il movimento
dell’Osservanza e la linea conventuale
dell’Ordine, con il faticoso e difficile
ruolo di mediatore svolto da Giacomo
stesso (Dott. Sella, ofm); gli eventi
prodigiosi compiuti dal Monteprandonese
a Napoli prima del suo trapasso (Prof.
Montesano) e infine la conclusione che
ha puntualizzato su come sia importante
continuare lo studio del “progetto” di
riforma del movimento dell’Osservanza e
della figura di Giacomo, suo grande
esponente, un progetto che si rileva
come estremamente moderno per l’epoca,
dove parole e gesti hanno saputo
incidere nel tessuto sociale, religioso
e politico della nascente storia europea
(Prof. Bartoli).
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